IL SENSO DELLA MEDICINA E DELLA CHIRURGIA ESTETICA

Nella Grecia antica nacque l’idea di bellezza come qualcosa di assoluto, legato a proporzioni numeriche perfette e divine: la cosiddetta “bellezza pitagorica”. Platone – la cui teoria estetica ha dominato il pensiero occidentale per più di duemila anni – rifacendosi proprio a Pitagora, sostenne che la bellezza fosse una idea metafisica e, come tale, avesse una esistenza in sé, indipendente dai singoli soggetti che la percepiscono. Molto più tardi, dal Seicento in poi, si affermò per contro il concetto di “sublime”, che esprime la capacità dell’anima individuale di elevarsi attraverso l’esperienza del bello. Perciò si passò progressivamente dalla bellezza classica, astratta ed universale, al gusto soggettivo. Infatti, nel Settecento Hume coniò il famoso aforisma, secondo il quale “il bello è solo negli occhi di colui che guarda”. Questo processo di rivalutazione della percezione individuale del bello ha portato a quello che può sembrare il grande paradosso del senso contemporaneo della bellezza: oggi non si può più parlare di bellezza in generale ma solo della singola persona bella e del singolo individuo che l’apprezza. Bello diventa allora il “non canonico”, fuori dai canoni stabili e rassicuranti dell’armonia classica ed ordinata. La bellezza diventa indefinibile, non cristallizabile, perchè mobile e dinamica. Ma la bellezza contemporanea, nella sua dinamicità, è anche rivoluzionaria, nel senso copernicano del termine: ci mette di fronte a noi stessi, è la bellezza stessa che guarda noi. La bellezza di un volto o di un corpo ci coinvolge infatti nell’atto creativo. Lo spettatore non è più solo un fruitore, non è più passivo di fronte al bello, diventa egli stesso anche creatore attivo della bellezza che osserva. Nasce così un rapporto bidirezionale tra la persona bella e l’osservatore, secondo il quale la persona bella plasma l’osservatore e l’osservatore plasma la persona bella. E’ così che il bello, da astratto, diventa davvero vita. Ed è così che nasce – affermandosi progressivamente – il senso della Medicina e della Chirurgia Estetica: il medico estetico ed il chirurgo estetico osservano la persona, ne individuano gli elementi emozionali ed esteticamente validi e, con il loro gesto, aiutati dalla persona stessa, li valorizzano, dando alla bellezza nuova vita.

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